mercoledì 29 novembre 2006

Masala Tea




Il Masala Tea più che “un tè” lo considererei “un latte”.
Si tratta di un te al latte, fatto bollendo direttamene il te nel latte anziché nell’acqua e poi profumato con un misto di spezie macinate sino a diventare una polvere fine!
Bevanda calda, profumata, dolcissima e speziata è bevuta abitualmente in Nepal dove ho preso la miscela si spezie per te Masala.

In Nepal ho anche avuto modo di assaggiare un altro te assai strano al nostro palato: il te tibetano. Un te salato e condito con il burro, una sorta di zuppa, ma senza dubbio devo dire che il te Masala mi piace molto di più!
In Nepal l'offerta del tè è un rito che si ripete come segno di ospitalità. L'usanza vuole che quando la tazza è vuota, sia subito riempita di nuovo per non offendere l'ospite.
Il te in Nepal viene servito bollente in tazza, versato da un thermos o da una tradizionale brocca arabescata, in cui viene conservato caldo.

½ litro di latte
4 cucchiaini da te di te nero
4 cucchiaini da te di zucchero
½ cucchiaino da te di Masala per te



Far bollire il latte insieme a zucchero e te nero.
Spegnere il fuoco.
Aggiungere la miscela di spezie per te Masala e lasciare coperto in infusione per 1 o 2 minuti.
Filtrare e servire, nel caso ne prepariate tanto, proprio come in fanno Nepal tenerlo in caldo in un termos perché è importante servirlo bollente.

La miscela Masala per il te al latte se non si trova si può fare macinando insieme le seguenti spezie: cardamomo, anice, coriandolo, cannella, chiodi di garofano, anice stellato.

Biscotti alla cannella



Sotto Natale mi viene sempre il raptus dei biscotti, sarà un eredità dell’anno passato in Germania dove da novembre in tutte le famiglie ci si dà un gran daffare per preparare i biscotti di natalizi di tutte le fogge e per tutti i gusti, che si conservano in scatole di latta e si offrono a partire dalla prima domenica d’avvento quando si accende anche la prima candela della ghirlanda dell’avvento!

Cosa c’è di meglio del caldo avvolgente delle spezie per riscaldare le fredde giornate d’inverno?
Ecco qui una “ricetta doppia” per prendersi una pausa coccolosa e profumata!
Biscotti alla cannella e Masala Tea.

200 gr di di farina 00
100 gr di zucchero di canna
30 gr di zucchero semolato
100 gr di burro
5 gr. di cannella in polvere
1 presa di sale
1 cucchiaio di latte
½ uovo
3 gr di lievito vanigliato


Mescolare con le fruste lo zucchero, il burro ammorbidito, la cannella, il sale, il latte e l’uovo.
Unire la farina e il lievito e impastare con le mani rapidamente.
Formare due cilindretti di 3 cm di diametro e riporre la pasta in frigo per almeno un’ora per farla indurire.
Tagliare a fette la pasta.
Disporre i biscotti sulla placca del forno coperta con la cartaforno e infornare per 10 minuti a 180°

Pollo al latte di cocco e curry

Aspettavo da tempo l’occasione di aprire e usare il Curry Mild che ho preso in Nepal ad ottobre (dopo l’esperienza in un ristorante indiano a Kathmandu non ho osato prendere il Curry Hot)!


E la ricettina del pollo al latte di cocco e curry mi è parsa proprio adatta!

Un piatto profumato d’oriente, ma semplicissimo e veloce, suggerimento di un amico speciale che sa fare pizza e focaccia in modo sublime! Grazie Fabri!

Tenendo una scorta di pollo in freezer e una confezione di latte di cocco a lunga conservazione in frigo, tra l’altro, è una pratica e originale soluzione “salvacena” dell’ultimo momento come lo è stata per me sabato!




Ingredienti:


400 gr di petto di pollo a tagliato a dadi
400 ml di latte di cocco
1 bella cipolla bionda
farina
Olio e.v.o.
Curry a volontà
Riso basmati al vapore per accompagnare



Appassire la cipolla nell’olio, unire il pollo a cubetti leggermente infarinato e lasciare rosolare il tutto.
A cottura quasi ultimata - il pollo essendo tagliato a tocchetti cuoce abbastanza rapidamente – spolverizzare generosamente di curry e salare.
Aggiungere il latte di cocco e amalgamarlo con il pollo, coprire e lasciar sobbollire gli ingredienti tutti insieme.

Nel frattempo fate cuocere il riso nella proporzione di due tazze di riso e tre di acqua far bollire riso e acqua eventualmente con un poco di sale a coperchio chiuso per circa 15 minuti ovvero fino a quando non è stata assorbita tutta l’acqua.

martedì 28 novembre 2006

Risotto radicchio e gorgonzola



Un piatto saporito e con un bel colore rosato!
Ottimo l’abbinamento radicchio gorgonzola!
Mi viene l’acquolina solo a ripensarci!




Ingredienti:
  • 400 gr Riso carnaroli
  • 1 cespo piccolo di Radicchio
  • 1 cipolla rossa piccola
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 1,5 litro di brodo
  • 100 gr di Gorgonzola
  • Olio
  • Burro

    Fate appassire nell’olio le cipolle affettate e il radicchio tritato.
    Aggiungete il riso e lasciatelo tostare un po’ nel soffritto.
    Irrorate con il vino e fate evaporare il vino a fiamma alta.
    Mescolando spesso aggiungete il brodo un mestolo per volta fino a cottura al dente del risotto.
    Mantecate con il gorgonzola a cubetti e un pezzetto di burro.
    Lasciar riposare il risotto coperto qualche minuto e servirlo!
    Buon appetito!

venerdì 24 novembre 2006

Zuppa di piselli spezzati



Zuppe, zuppe, zuppe… la mia passione, soprattutto d’inverno, calde cremose, colorate arricchite in mille modi!

Tra le zuppe che amo di più ci sono quelle irlandesi fantasiose e per tutti i gusti possono davvero essere a base degli ingredienti più disparati: verdure, carne, pesce, legumi, formaggi, frutta, spezie. E con tanti modi per accompagnarle: burri aromatici, crostini, biscotti salati, …

La zuppa di piselli spezzati l’ho messa in valigia insieme a tante altre ricette di ritorno da un breve viaggio in terra d’Irlanda.

250 gr di piselli secchi spezzati
4 o 5 fette di pancetta affumicata
1 patata
1 carota
1 costa di sedano
2 spicchi d’aglio
Olio e.v.o.
1 litro abbondante di acqua o brodo
4 cucchiai di panna (che non sempre metto)
1 cucchiaino di cumino in polvere o curry
sale e pepe nero


Lasciate in ammollo i piselli secchi una notte, scolateli e sciacquateli in acqua fredda.
Pelate e fate a pezzi cipolla, carota, aglio, sedano, patata e rosolate il tutto con l’olio in una pentola capiente.
Aggiungete i piselli, il brodo e incoperchiate!
Lasciate cuocere a fiamma dolce per circa 40 minuti finché i piselli non saranno morbidi.

Una volta cotta omogeneizzate la zuppa con il frullatore a immersione e regolatene la densità aggiungendo eventualmente brodo o acqua.

Unite la panna in cui avete mescolato il cumino, che io sostituisco con il curry oppure non metto perché non è molto amato dai miei familiari, e a dire il vero spesso non metto nemmeno la panna perché trovo smorzi i sapori e appesantisca il piatto!

Nel frattempo fate diventare croccante e dorata la pancetta tagliata a striscioline e saltata in padella.

Servire la zuppa cosparsa di riccioli di pancetta e fette di pane tostato.

domenica 19 novembre 2006

Biscottini al Caffé



Domenica mattina…

i ritmi finalmente rallentano e ci si può concedere una bella colazione nella cucina inondata dal profumo di caffè e…

biscotti anche quelli al caffè!

Squisiti a colazione accompagnati da un cappuccio oppure perfetti più tardi per una pausa "cafferina"!

Ingredienti:



  • 300 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 2 tuorli
  • 1 cucchiaino di cacao
  • 1cucchiaino di caffè macinato
  • 2 cucchiaino di caffè solubile
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 1 pizzico di sale


Mescolare a crema burro e zucchero a crema.
Aggiungere i tuorli e poi il misto di farina, cacao, lievito, caffè e il pizzico di sale.
Lavorare – come per la pasta frolla - il meno possibile l’impasto.
Tirare la pasta con il matterello facendone un rettangolo alto un centimetro e riporla in frigo a riposare per una mezz’ora.
Successivamente ricavate dall’impasto tanti quadratini a cui darete la forma di chicchi di caffè modellandoli e incidendoli con un coltello.

Infornare a 180° per 15 minuti.

Ritirati in una scatola di latta si consevano per giorni.

venerdì 17 novembre 2006

Patè di fagiano

Autunno, stagione di funghi, castagne e… cacciagione!

Non me ne vogliano coloro che sono contro la caccia, ma provenendo da una famiglia in cui la caccia è una passione non disgiunta dall’amore per la natura, non me la sento di condannarla in toto, anche se personalmente piuttosto che ammazzare un animale credo diventerei vegetariana!

Oggi voglio proporre un paio di ricette di selvaggina!

Ricette tra l’altro, sempre per continuare sul filo un po’ malinconico della memoria, regalate da un’amica che non c’è più: Grazia.
Moglie di un cacciatore, forte e generosa sempre a disposizione delle persone meno fortunate e amante dei cani che allevava e curava
annoverando tra i suoi beniamini, tanto splendidi esemplari di razza, quanto quattrozampe malconci che nemmeno il canile voleva più.

Grazia con tutta quella selvaggina che il marito portava a casa doveva pure far qualcosa… e quel qualcosa le riusciva anche bene!
Tra le portate con cui ogni autunno ci deliziava mi ha passato due ricette in cui il fagiano è protagonista, come secondo e come antipasto.

Paté di fagiano

  • un fagiano
  • 1 etto burro fuso
  • 2 etti di prosciutto
  • 2 cucchiai di pasta di tartufo
  • aromi (alloro, rosmarino, ginepro, …)
  • cognac
  • gelatina in fogli (6)
  • brodo

    Arrostire il fagiano con burro e sapori portarlo a cottura in modo di avere al termine un po’ di sugo di cottura.

    Una volta cotto eliminare gli armoni e disossare il fagiano che passerete al mixer con il prosciutto cotto.

    Aggiungete il composto ammorbidito con il sugo di cottura al burro fuso e lavorare bene il tutto con un cucchiaio di legno.

    Aggiungere un bicchierino di ottimo cognac e la pasta di tartufo.

    Un mio tocco è poi quello di preparare una gelatina con un buon brodo di verdure e carne tenuto un po’ leggero con l’aggiunta di acqua se necessario e aromatizzato con un goccio di cognac.
    Con la gelatina “foderare” lo stampo a mattonella e lasciarlo in frigorifero il tempo che la gelatina diventi bella soda, dopo di che riempire lo stampo con il paté e fare riposare il preparato alcune ore in frigo.

    Servire il paté tagliato a fette con fette di pane tostato.

Polenta con la “bagna”

Sarà il tempo brumoso di questa cupa giornata di metà novembre, ma mi è venuta voglia di inaugurare il mio blog con ricette tramandate o ispirate a persone care che non ci sono più, ma che vivranno sempre nella mia memoria e che ricordo affettuosamente anche cucinando!

Dato che la giornata umida e buia stuzzica la voglia di un buon piatto di polenta (il clima in verità è un po’ una scusa io mangerei polenta anche a ferragosto :-P) ho scelto la ricetta che era il piatto forte della mia carissima nonna Alma: la polenta con la “bagna”.

Tipicamente era uno dei piatti di magro della quaresima, ma spesso e volentieri era golosamente reclamato dalle nipotine anche in altre stagioni!

La nonna Alma – persona meravigliosa da cui ho imparato tanto - non era una cuoca eccezionale, ne tanto meno era appassionata di cucina e preferiva gustarsi i miei esperimenti culinari piuttosto che cimentarsi in cose nuove, anche se non si tirava mai indietro quando si trattava di invitarmi a pranzo e cucinarmi tutti i miei piatti preferiti contemporaneamente! Già perché di solito privilegiava i singoli piatti senza alcun riguardo per l’equilibrio del menù :-) - concetto invece caro alla nipote - ritrovandomi così spesso di fronte a polenta e risotto contemporaneamente!

La polenta con la “bagna” è un piatto semplicissimo e gustoso in cui fanno la differenza la freschezza e la fragranza degli ingredienti.

Ingredienti per la polenta:


  • 1 e ½ lt di acqua
  • 500 gr di farina di mais
  • sale q.b.

Ingredienti per la "bagna":

  • passata di pomodoro
  • peperoncino q.b.
  • panna da cucina
  • uova
  • fette di salame (facoltativo)

Versare a pioggia la farina nell’acqua bollente con un po’ di sale e mescolare cuocendo per circa 45 minuti fino ad ottenere una polenta bella soda e dorata che rovescerete su un ampio piatto da portata o su un tagliere.

In una padella piuttosto larga restringete un po’ la passata di pomodoro.
In alternativa alla passata di pomodoro casalinga (che già contiene le verdure, per lo meno quella casalinga che si fa da noi) è anche possibile usare pomodori freschi oppure pelati in scatola facendo prima un soffritto con cipolle e verdurine, in questo caso l’ideale per avere poi una crema liscia ed omogenea è dare un colpo con il frullatore per omogeneizzare il tutto.

Non appena il sughetto al pomodoro è pronto o la passata è bollente mescolare la panna, aggiustare di sale e peperoncino e riportando a temperatura rompere subito le uova dentro alla crema e incoperchiare per qualche minuto fino a quando l’albume delle uova non è sodo, ma il tuorlo è ancora cremoso!
La variante amata dal mio papà prevedere che si adagino nella crema prima delle uova anche spesse fette di salame.

Servire la polenta accompagnata da cucchiate di "bagna" e dalle uova!

giovedì 16 novembre 2006

Fagiano in fiamme

Ecco l'altra squisita ricetta di Grazia!
Autunnale, robusta e saporita.

Ingredienti:
  • un fagiano
  • pancetta affumicata
  • cipolline fresche
  • fughi misti
  • cognac
  • vino rosso corposo (tipo nebbiolo)
  • sale e pepe
  • alloro e rosmarino

In un’ampia padella soffriggete a fuoco lento le cipolline con la pancetta finché questa non ha perso completamente il grasso e il tutto ha assunto un bel colore dorato. Togliete dalla padella le cipolline e la pancetta lasciando il fondo di cottura nel quale far rosolare a fiamma alta il fagiano tagliato a pezzi e insaporito con sale pepe e le erbe aromatiche. Quando il fagiano sarà ben dorato innaffiatelo con poco cognac e fatelo evaporare velocemente.Dopo di che versate due bicchieri di vino rosso e lasciate cuocere a fuoco lento per circa un’ora, se si dovesse asciugare troppo nel frattempo aggiungere acqua calda. Intanto fate cuocere i funghi con la pancetta e le cipolline in un’altra padella. A cottura quasi ultimata aggiungere al fagiano il soffritto di funghi cipolline e pancetta e lasciate insaporire tutto insieme per gli ultimi dieci minuti. Servire il fagiano in un ampio vassoio adagiato sul soffritto e dopo averlo innaffiato di cognac infiammattelo! Si può servire da solo o a scelta accompagnato con patate in purè o una bella fetta di polenta! Vini consigliati: nebbiolo, gemme, barbaresco, barolo.

mercoledì 15 novembre 2006

Chi è l'Artusina?

L'Artusina, prende il nome non tanto dalla nota opera di Pellegrino Artusi, ma da un librino da assemblare ritagliando la pagine di un giornaletto per bambini.

Alla lettura di tale librino, che si chiamava proprio "L'Artusino" richiamandosi al grande Artusi, risale il mio primo esperimento culinario.

Approfittando dell'assenza del "capitano mamma" e del "generale nonna" in un pomeriggio in cui ero stata affidata alle cure della prozia Lena - sempre molto docile a seguirmi nei miei giochi infantili - decisi che era tempo di provare a fare un gioco nuovo: cucinare.

Era quasi ora di merenda e quella ricettina "frittelle semplici" pareva proprio fare a caso mio!

In piedi su una sedia per arrivare a pensili e fornelli, avvolta due volte nel grembiule mi misi a mescolare farina, uova, latte e zucchero e in una padellina imburrata presero vita le mie prime creazioni!

Da lì in poi l'Artusina, fanciullina di pascoliana memoria, non è più cresciuta ed è rimsta in me continuando a divertirsi con le pentole e i fuochi!

L'idea di un blog in cui condividere ricette è venuta dopo aver attinto tanto dal web sull'argomento: se si riceve, è giusto rendere se è possibile.
Così una sera pensando a quali e quante ricette avrei potuto pubblicare ho deciso che potevo dare anche io il mio piccolo contributo.

L'Artusina è la cuoca bambina che ride ogni volta che cucina!